Agenzia Hawzah News – Durante la sfida di Champions League tra Galatasaray e Liverpool, lo spettacolo non è stato solo in campo. Dalle tribune dello stadio gremito è arrivato un messaggio potente e inequivocabile: solidarietà con la Palestina.
Per tutta la partita, i tifosi turchi hanno esposto enormi striscioni con scritte come «Genocidio in Palestina», «Lasciate vivere i bambini di Gaza», «Palestina libera» e «Se Gerusalemme non è libera, il mondo è prigioniero». Parole che hanno attraversato le telecamere e raggiunto milioni di spettatori, trasformando una serata di calcio in un atto di testimonianza collettiva.
La curva del Galatasaray, cuore pulsante della passione calcistica turca, ha dimostrato ancora una volta che il tifo non è solo sostegno alla squadra, ma anche voce dei popoli senza voce. In un’epoca in cui le istituzioni sportive cercano di separare sport e politica, i tifosi hanno ricordato che la dignità umana non conosce confini né regolamenti.
Il gesto ha avuto un impatto particolare perché non si è trattato di un episodio isolato o fugace: gli striscioni sono rimasti esposti per tutta la gara, visibili a ogni azione, come un monito costante. Una scelta che ha trasformato lo stadio in un’arena di coscienza civile, dove la passione per il calcio si è fusa con l’impegno per la giustizia.
Molti osservatori hanno sottolineato che la forza di queste immagini non risiede solo nella loro spettacolarità, ma nel coraggio di migliaia di persone che, insieme, hanno deciso di alzare la voce contro l’ingiustizia.
In attesa delle eventuali decisioni disciplinari della UEFA, resta l’eco di una serata che ha superato i confini dello sport: una folla compatta ha gridato al mondo che la Palestina non è sola. Tuttavia, mentre si ipotizzano sanzioni per i tifosi che hanno espresso solidarietà a Gaza, nessuna misura viene presa contro Israele, che continua a giocare impunito nelle competizioni europee senza mai rischiare l’espulsione – cosa che invece è accaduta alla Russia, esclusa senza esitazioni dalle competizioni internazionali. Due pesi e due misure che non possono passare inosservati.
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